Linguaggio

Le prime parole: quali sono

prime parole

Noi mamme non vediamo l’ora di sentire pronunciare la prima parola del nostro bimbo: ci aspettiamo “mamma”, “papà”, ma, in realtà, ce ne possono essere altre, pronunciate non perfettamente che possono essere inserite tra le “prime parole”.

Una cosa che emerge spesso nelle consulenze con le mamme di bimbi che “non parlano” o “parlano poco” è che non è chiaro quali siano da conteggiare tra le parole e spesso le mamme si trovano a sottostimare lo sviluppo del linguaggio del proprio cucciolo.

Quali considerare “prime parole”?

  • parole dette bene e ben comprensibili come mamma, papà, nonno, nonna, cacca, pipì (parole molto semplici che si riferiscono alle routine quotidiane)
  • versi degli animali (suoni onomatopeici) come per esempio, “bau” per il cane, “miao” o “mao” per il gatto
  • suoni e rumori: “brum” per la macchina, “ciuf” per il treno, “nino” per l’ambulanza
  • sillabe e parti di parole: “pa” per palla
  • vocali: “a” per acqua
  • parole apparentemente inventate: “tutu” per acqua

Per essere considerata “parola” è importante che abbia una funzione dichiarativa o richiestiva, cioè che si riferisca in modo stabile a una persona o un oggetto.

Se un suono o una parola è usata per tante cose, potrebbe trattarsi di una “parola passpartout” da non conteggiare tra le prime parole.

Perché è importante contare le parole?

Nelle prime fasi di sviluppo del linguaggio, il bambino impara le parole con un ritmo lento, fino a quando arriverà a produrre 50 parole; da qui, inizia la fase dell’esplosione del vocabolario, in cui apprenderà a produrre nuove parole sempre più rapidamente e comincerà anche a unire due parole formando le prime frasi.

E il/la tu* bambin* quante parole dice?

Scrivilo nei commenti.

Se hai dei dubbi sullo sviluppo del linguaggio e vuoi stimolare il/tu bimb* con le strategie adeguate, puoi richiedere una consulenza con me!

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